Salve…sono arrivata su questo sito per cercare di risolvere un problema con la segreteria telefonica TIM a cui ho ottenuto subito una gentilissima e ottima risposta con le istruzioni ma poi la mia attenzione è stata colpita dalla colonna a destra che mostrava i collegamenti a questa discussione sugli orecchini che non mi aspettavo di vedere un sito di telefonia. Incuriosita ho letto l’articolo e mi sono fatta una bella “scorpacciata” di commenti…non tutti ma parecchi…già che l’argomento dei buchi alle orecchie è molto insolito ma interessante per me.
Anche io avrei una storia particolare al riguardo…forse può interessare. Dico subito che io ho 72 anni e a modo mio appartengo anche io al club delle “non più tanto bambine” per farsi i primi fori ma ai miei tempi non era strano…se i genitori non tegli avevano fatti fare da piccola per tradizione di famiglia ( non è il mio caso) nella mia generazione i buchi ce li siamo fatte tutte da grandi e qualcuna non segli è propio mai fatti. A noi la moda ci aveva convinte che erano moderni gli orecchini a clips e l’idea dei buchi non ci sfiorava…sembrava legata al passato (le mie nonne cegli avevano ma già a mia mamma non erano stati fatti). Senonchè qualche mese prima di sposarmi a Natale del 1971 mio suocero (era titolare di una gioielleria a Torino a sua volta ereditata dal padre che oggi ormai non esiste più) mi ha fatto vedere due bellissimi orecchini “tappabuco” col brillante con una montatura antica in platino a graffette e la chiusura avvitata a bulloncino sul perno. Mi ha detto: Selina, te li voglio regalare…mi farebbe piacere se li metti al matrimonio ma non sei obbligata a accettarli. Gli ho fatto notare che non avevo i buchi pensando che megli avrebbe modificati a clips. No Selina, mi ha detto…sono orecchini di brillante appartenevano a mia mamma e con le clips li rischieresti di perdere e la bellezza sarebbe guastata…se accetti il dono i buchi te li faccio io.
Avrei potuto non accettare…all’inizio degli anni ’70 nessuna si faceva fare i buchi anche perchè i gioiellieri non avevano ancora in dotazione le pistole da foralobo che poi si sono diffuse vari anni dopo ma…in quel momento ha prevalso il mio spirito avventuroso e poi mi sono innamorata di quei due orecchini capendo quanto erano importanti per mio suocero e quanto sarebbe stato contento di darli a me. Il mio futuro marito non ne sapeva niente e si è arrabbiato col padre li’ per li’…pensava che mi avesse fatta sentire in obbligo…invece io ci ho pensato bene (i miei genitori non erano entusiasti ma mi han lasciata libera di scegliere) e…in un pomeriggio freddo di gennaio del 72 ero in negozio ad affidarmi alle mani esperte di mio suocero per i buchi con la curiosità di chi fà una roba fuori dal comune ma ero anche molto timorosa. La tecnica con cui mi sono state bucate le orecchie mi pare che qui non se ne sia mai parlato…invece di usare un ago mio suocero con una lima appuntiva bene l’estremo del gambo liscio di un paio di orecchini d’oro a perno…la classica pallina…e poi a mano li premeva direttamente sul punto da forare fino a trapassare il lobo dopo aver ben disinfettato lobi e orecchini e usando il classico turaciolo di sughero come appoggio sul dietro del lobo dell’orecchio. Aveva una bella mano sicura e questi buchi megli ha fatti bene ma se dicessi che in fondo non è stato poi tanto doloroso direi una bugia. Ha fatto male sul momento…specialmente il secondo dei due buchi…che dolore…ma ero contenta di avere fatto una cosa fuori dell’ordinario per i tempi e non me ne sono mai pentita…da subito mi sono innamorata di come mi stavano quegli orecchinetti che una volta guariti i buchi non mi davano nessun fastidio a portarli e stavano belli come sospesi magicamente proprio in centro al lobo…il concetto di “punto luce” che poi sarebbe diventato un classico.
Ho ricevuto un misto di opinioni contrastanti dopo essermi fatta bucare le orecchie (a Torino nel 1972 la cosa non passava inosservata! ) chi mi ha detto sei matta…e chi trovava bellissimi gli orecchini da buco e mi diceva che ero stata molto coraggiosa a scegliere di farmi fare i buchi.
Poi però in aprile al matrimonio con quei brillanti antichi ai lobi e i capelli tirati su ho fatto un figurone e tutti mi han fatto i complimenti…i due orecchini illuminavano il mio visetto e attiravano l’attenzione…mi piace ancora vederli nelle fotografie di quel giorno ma ormai li tengo in cassetta di sicurezza. Invece gli orecchini d’oro con cui mi sono stati fatti i buchi cegli ho ancora e li indosso ancora sovente…sono un ricordo caro di mio suocero. Lui non ha mai voluto utilizzare la pistola da foralobo anche quando la adoperavano tutti gli altri gioiellieri perchè era convinto che a mano andava più preciso e gli piaceva mettere subito un’orecchino d’oro ma aveva ragione…dagli anni 80 in poi c’eran tante clienti che venivano apposta a farsi bucare le orecchie da lui per evitar la pistola: anche se era più doloroso meglio stringere i denti un attimino ma non rischiare l’allergia!
Mia figlia ha fatto 6 buchi nelle orecchie (tre per lobo…ma da tanti anni ne mette solo due per parte) di cui solo i primi due glieli aveva fatti il nonno e sono stati quelli che non le hanno mai dato problemi…perfetti da subito e mai un’infezione…come anche i miei.
A me è piaciuto leggere le esperienze degli altri…spero che non vi ho annoiato.
Cordiali saluti