E’ vero Giacomo, ti ringrazio moltissimo per la disponibilità a portare avanti quella idea di Gina. Lei infatti mi aveva proposto di risistemare un (lungo) commento che avevo scritto alcuni mesi fa sulla tecnica di foratura del lobo ad ago (contenente però alcune buone linee di comportamento valide qualunque metodo di foratura si scelga).
Gina aveva ipotizzato di creare una pagina apposita su wx1 ma a me non piaceva disperdere tra due pagine diverse il patrimonio di commenti che è diventato un riferimento prezioso per lettrici e lettori in cerca di informazioni e così Gina mi aveva proposto di ripostare il commento adeguatamente risistemato da cui poi lei intendeva fare un PDF da linkare nell’articolo principale di questa pagina. Giacomo, ti sono grato se te ne occuperai tu di questo.
Dato che quel commento era un po’ confusionario e nel frattempo l’ho riordinato per chiarezza e aggiunto alcuni link ad immagini esplicative ma non l’ho ancora pubblicato. Però vorrei aggiungere un paragrafo sulla foratura delle cartilagini (che presenta problematiche del tutto particolari rispetto al lobo) dato che parlando con persone competenti nel frattempo sono riuscito a chiarire alcuni dubbi che avevo su vari aspetti tecnici e per la guarigione del foro. Questo è il motivo per cui fino ad ora non ho mai effettuato il foro alla cartilagine (sull’elice, il bordo esterno alto dell’orecchio) che Antonella mi chiede da tempo e che le avevo promesso come regalo di laurea (ho già comprato l’orecchino apposito che le metterò). Dato che a breve Antonella farà da “cavia” (volontariamente eh 🙂 ) una volta fatta anche questa esperienza completerò lo scritto e lo metterò a disposizione qui nei commenti per poi essere trasformato, se lo riterrai opportuno, in PDF da linkare all’articolo qui sopra che è stato scritto e riveduto da Gina.
Grazie ancora per tutto Giacomo 😉
…e ancora un caro saluto a Gina.