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Channel: Commenti a: Buchi alle orecchie per orecchini: dove, come, quando
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Di: wx1

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Ciao Giacomo,

Il precedente commento era finito nello spam, l’ho recuperato. Scusa il disagio. Purtroppo se wordpress non mi avvisa via email non me ne accorgo subito.

Eri lì con il cuore anche se non di persona 🙂 brava a tua mamma per il suo coraggio e determinazione, immagino la difficoltà dopo due esperienze alle spalle poco piacevoli.

Felice che proceda tutto per il meglio.

Tua mamma è molto saggia, personalmente eviterei di bagnarli con l’acqua di mare, anche se pulita alla vista vi sono sempre dei batteri e microrganismi che potrebbero compromettere le piccole ferite ancora non rimarginate. Magari si può fare il bagno immergendosi solo fino al collo, un piccolo sacrificio per garantire la massima igiene.

Buon Ferragosto a tutta la famiglia, specialmente a tua mamma, tuo papà e a te Giacomo 🙂


Di: Stefania

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Grazie mille Matteo per il parere puntuale e competente! 🙂 Sinceramente non so ancora cosa farò: mi ci vedo bene con i doppi orecchini, ma non con uno solo, piuttosto lascio i miei lobi al naturale che in fondo mi piacciono anche così. Farne uno per volta è saggio ma non vorrei ritrovarmi bloccata a metà dell’opera… Quindi non so bene, sono ancora nella fase indecisa, piuttosto lascio perdere… mah vedremo! Nel frattempo leggendo i vecchi post ho notato che le ragazze indecise o che hanno chiesto consiglio in questa pagina alla fine si sono fatte tutti i buchi… ahah qualcosa vorrà pur dire! 😉 Ancora grazie!

Di: Olga

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Salve, vedo che siete molto informati e quindi vorrei chiarire un dubbio. Mia figlia di 9 anni ha fatto i buchi 5 mesi fa adesso porta orecchini d’oro a chiodino. Ma i buchi non sono mai guariti perfettamente. Non sono infetti ma sempre un po rosa e se togli gli orecchini rilasciano un po di sangue. Forse indossa orecchini sbagliati? Forse la parte davanti e la farfallina non fanno respirare la ferita? Che tipo di orecchino mi consigliereste e forse c’è qualcosa che può velocizzare la guarigione? Grazie mille

Di: wx1

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Salve Olga,

Gli orecchini d’oro a perno sono perfetti, solo, esatto, bisogna non stringere troppo la chiusura dietro al lobo fino a cicatrizzazione completa, va lasciato qualche mm di spazio; e a proposito, sono stati ruotati di tanto in tanto sempre nello stesso verso non appena eseguiti i fori? Si è formata una crosticina che poi è caduta?
Un altro paio di domande, visto che sono arrossati, sono anche un po’ gonfi? La bambina sente dolore se le vengono toccati, tipo indolenzimento? Se la risposta è sì alle ultime due domande, li farei vedere al farmacista o al medico di famiglia, potrebbero essere infiammati.

Al momento, suggerirei di mettere un disinfettante (il Bialcol se sono scongiurate infezioni oppure l’acqua ossigenata che è più potente) sul lobo, avanti e indietro, e sull’orecchino.

Facci sapere come va.

Un abbraccio,
Gina

Di: Olga

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Grazie mille, Gina, per la sua risposta. No, le orecchie non sono ne gonfie ne dolenti, solo non sembrano guariti. Ogni volta che tolgo orecchini x disinfettare o cambiare (sempre d’oro) c’è una minuscola uscita di sangue. E dietro un po rosa, piuttosto che rosso. Pensavo di provare le verette, forse tenendo il buco più scoperto finalmente le passa? Il problema è che mia figlia dorme sempre agitata, non vorrei che non guarisca x che di notte in qualche modo muove gli orecchini. Mi sto preoccupando x che mi pare di ricordare che io da ragazza dopo un mese al massimo due cambiavo tranquillamente gli orecchini.
Grazie ancora x la sua gentilezza

Di: wx1

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Figurati Olga, di niente.

Esattamente così, dopo un paio di mesi la cicatrizzazione è quasi al termine.
Sì, orecchini a cerchietto di 1 cm di diametro o anche meno sono più comodi per dormirci senza dubbio, però c’è il problema della curvatura del perno che andrebbe a deformare il foro se non è ancora ben cicatrizzato.

Senza togliere gli orecchini le ferite non sanguinano, giusto?
Se si prova a ruotare il perno dell’orecchino, la bambina sente un lieve bruciore, oppure niente? Questo per capire se il foro è in parte cicatrizzato oppure no.

Quel colorito rosa solo sul lato posteriore fa pensare ad un problema di chiusura dell’orecchino.
Qualche messaggio più sotto, tempo fa, parlavamo dei cappucci in silicone anallergico che vanno a sostituire le farfalline fastidiose degli orecchini sul retro del lobo. Questi possono aiutare durante la notte, sono morbidi anche se si dorme sul fianco. Si trovano nelle comuni bigiotterie e gioiellerie o anche in qualche farmacia specializzata.

Ci scriva senza problemi 🙂

Di: Darl

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Salve io avevo un foro fatto su lobo dalla parte di sopra (tipo pearcing) non era centrale
Adesso ho fatto due buchi ma all orecchio destro e stato centrato all orecchio sinistro dov era presente L altro foro è leggermente più sotto, la differenza si nota solo se ci fai attenzione
Cosa mi consigliate di fare ? Chiuderne uno dei due che ho appena fatto e aggiustare ?
Lasciarli così?
Volendo posso inviare delle foto

Di: wx1

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Salve Darl,

Si dovrebbe far chiudere quello all’orecchio destro e poi rifarlo in linea con il sinistro più basso, in modo da avere due buchi inferiori nello stesso punto e lo stesso spazio all’orecchio destro per un eventuale altro foro gemello superiore come nel sinistro. Se il foro è molto recente si chiuderà in fretta, tuttavia, se la differenza è impercettibile io li lascerei così 🙂


Di: Alida

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Anche il fulmine a ciel sereno della tua prozia è una storia stupenda, che forte!
E si, stessa oreficeria, stessa famiglia di orefici ma (per mia fortuna) sistemi di foratura diversi, ago contro macchinetta 🙂 Mia mamma dice che si ricorda ancora il male che ha sopportato però ci teneva così tanto che ha stretto i denti contenta della decisione presa.
Hai indovinato, quando mia mamma mi ha vista stasera era felice e emozionatissima! Senza saperlo forandomi i lobi credo di averle fatto il più bel regalo. non lo avrei mai immaginato. Bello poi in famiglia ricevere i complimenti da tutti 🙂
Auguri di nuovo Gina, tornerò a raccontare come mi è andata per Capodanno……

Di: Matteo

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Ciao Ela, arrivo tardi e non so se mi leggerai. Conosco a grandi linee il problema delle tensioni mandibolari (in quanto studente di medicina) e posso rassicurarti che il foro ai lobi non incide in alcun modo su quel tipo di disturbo.
Confermo quanto già opportunamente scritto da Gina (wx1) circa la sostituzione della chiusura posteriore con un cappuccio di tipo morbido (pvc o ancora meglio silicone, facilmente acquistabile nei negozi di minuterie e bigiotteria) se quella applicata al momento della foratura dovesse dare fastidio durante la notte ma questo non sembra essere il tuo problema.
Procedi dunque con le cure post-foratura che ti sono state indicate da chi ha eseguito i fori e goditi serenamente gli orecchini.

Ti auguro Buone Feste

P.S.
Con la salute non si scherza! La prossima volta, prima di prendere sul tuo corpo un’iniziativa che temi possa nuocere alla tua salute, consulta preventivamente il medico di base o lo specialista da cui sei in cura 😉

Di: Matteo

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Ciao Gina e ciao a tutti coloro che seguono questa pagina 🙂

Rieccomi qui dopo tanto tempo. Purtroppo alcuni mesi fa sono stato vittima di un serio incidente di moto che mi ha tenuto occupato in altre e meno amene faccende tra operazioni chirurgiche (ben tre, per ora, perché me ne aspetta un’altra l’anno venturo per togliere le placche alla tibia) e la lunga rieducazione fisioterapica. Ma bene o male sono di nuovo in piedi e questo è l’importante!

Ho notato con piacere che, nel frattempo, questa pagina ha continuato ad essere animata. Anche se in ritardo (non so se mi leggerà) ho appena risposto a Ela, ma voglio dire che ho trovato bellissima l’avventura di Alida (a prescindere se riuscirà o meno a sostituire gli orecchini a capodanno): da un regalo in teoria “sbagliato” può nascere il regalo più bello.. E poi perché quando si decide di bucare le orecchie da adulta è sempre un’avventura ancora più speciale ed emozionante e perché ci testimonia che, se la persona incaricata è seria e competente (e usa materiali di qualità) anche la tanto “vituperata” foratura dei lobi in gioielleria è un’ottima opzione. Tanto più, mi permetto di aggiungere, che con la stretta normativa imposta negli ultimi anni i “bucatori” improvvisati che maneggiavano pistole senza troppo garbo né estetico né igienico hanno in gran parte abbandonato il campo.(molte gioiellerie non forniscono più il servizio di foratura lobi, chi ancora lo fa dovrebbe essere persona consapevole e rispettosa delle regole sanitarie). Non mi stupisce la reazione della mamma di Alida: eh si, le mamme ci tengono! Almeno, le mamme che amano gli orecchini per loro stesse sono felici di vederli anche ai lobi delle loro figlie e si immedesimano nell’emozione della foratura che loro stesse hanno vissuto e ricordano.

Gina, complimenti meritati per le spiegazioni che hai dato ad Alida circa il valutare dalla “crosticina” lo stato del foro e da qui la possibilità o meno di inserire con ragionevole sicurezza un gancetto, anche solo per una sera, al posto del perno dritto. Assolutamente brillante! A me non sarebbe venuto in mente (avrei semplicemente sconsigliato Alida dal provarci) ma ciò che hai scritto è del tutto corretto e Alida mi pare una ragazza molto responsabile, saprà valutare. Per quanto mi riguarda c’è sempre da imparare 😉

Avrei ancora tante cose da raccontare (e da chiedere) ma per il momento mi fermo qui altrimenti rischio di finire nello spam 🙂

Ciao e a presto… per gli Auguri c’è ancora tempo 🙂

Di: Matteo

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Alida, tantissimi Auguri anche da parte mia che sono un “vecchio” (ma non di età) frequentatore di questa bellissima pagina e ho letto con vero piacere la tua avventura con i fori ai lobi (ne parlo in un commento aparte).
Non importa se a capodanno riuscirai o no a mettere gli orecchini che ti sono stati regalati: il tuo è stato un bel pensiero e ti consiglio in ogni caso di raccontare tutta la storia alla persona che ti ha regalato gli orecchini: vedrai, ne sarà onorata!

Di: wx1

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Ciao Matteo!!!

Mi dispiace tantissimo che ti sia accaduta una cosa del genere. Sono felice di risentirti e che stai bene soprattutto, nonostante l’accaduto. La prospettiva di un terzo intervento mi fa pensare che è stata una frattura importante ma la cosa che conta è che si stia risolvendo. Immagino la trafila che stai passando, mio zio venne investito alcuni anni fa sulle strisce, mentre accompagnava, spingendola a mano, la bici dall’altro lato della strada. Anche lui dovette sopportare più interventi alla colonna ma si è rimesso in piedi.
Ti auguro di cuore tutto il meglio, in bocca al lupo per il prossimo intervento!

Hai assolutamente ragione quando scrivi “da un regalo in teoria “sbagliato” può nascere il regalo più bello”, di belle storie ne abbiamo lette tante. Spero che Ela e Alida ripassino di qua per leggere i tuoi commenti sempre super preziosi.

Ti ringrazio molto. Diverse cose le ho provate su di me o le ho viste da vicino 😉 quindi non mi rimane che raccontarle poi.

Sei un ragazzo molto in gamba. A risentirci, un abbraccio a Te, Antonella e la tua famiglia 🙂

Di: Stefania

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Ciao Matteo. Mi dispiace molto! Tanti auguri di pronta e completa guarigione

Di: Matteo

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Ma grazie Stefania! Che gentile sei stata a lasciarmi questo pensiero. Il peggio per fortuna è passato ormai 😉
Grazie e tantissimi auguri anche a te per un sereno Natale e un Buon Anno 2017.


Di: Matteo

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Gina, grazie ancora per tutte le cose belle che hai scritto. Ricambio di cuore l’abbraccio, anche da parte di Antonella che già alcuni mesi fa aveva scritto un pezzo sulla sua esperienza personale con gli orecchini che presto vi copiaincollerò. Posso ben capire la trafila che ha dovuto passare tuo zio… oltre tutto con l’età la rieducazione fisioterapica ha tempi più lunghi che per una persona giovane.
La mia sfortuna è stata quella di sorpassare (apparentemente in tutta sicurezza) un autotreno che non mi ha visto e ha scartato improvvisamente verso sinistra per sorpassare a sua volta un altro veicolo, urtandomi e sbalzandomi nel fosso che delimita la carreggiata opposta. La fortuna è che usando sempre il casco integrale non ho avuto traumi alla testa e, soprattutto, che avevo appena riaccompagnato a casa Antonella che non era con me sulla moto. Perché se lei si fosse fatta male non me lo sarei perdonato.

Mi accorgo che abbiamo dimenticato di consigliare ad Alida di applicare il tea tree oil sui lobi (speriamo ci legga per tempo, potrebbe tornarle molto utile), come da eccellente consiglio di Teresa a cui faccio gli Auguri di Buone Feste così come alle sue amiche Carla, Stella e Marida e alle loro famiglie, visto che di tanto in tanto passano da queste parti e spero trovino il tempo per passarci ancora in questi giorni 😉

Avevo scritto di avere ancora cosa da dire e da domandare. Inizio dalle prime: la ragazza che mi ha seguito per la fisioterapia un giorno, vedendo Antonella con la coda di cavallo e due coppie di cerchietti d’oro bianco ai lobi (quelli nei fori principali di media dimensione, più piccolini quelli ai secondi buchi) le ha fatto i complimenti per come le stavano bene. E Antonella le ha raccontato (tutta orgogliosa) che i secondi buchi glieli avevo fatti io. Abbiamo iniziato a chiacchierare di questa mia passione per la foratura dei lobi nata per caso. Insomma, domani mattina farò anche alla mia fisioterapista un secondo foro su entrambi i lobi (di comune accordo con una “novità tecnica” di cui racconterò poi) come regalo per Natale e ringraziamento per le cure che mi ha dedicato in questi ultimi mesi.

Passo alle domande: ho notato Gina che hai modificato l’articolo con un aggiornamento 2016 dedicato al metodo “Inverness” solitamente usato nelle farmacie. Però nei commenti hai scritto alcune volte che ci sono farmacie che eseguono la foratura ad ago (non dalle mie parti, che io sappia): sarebbe interessante approfondire questo argomento spiegando le modalità (chi fornisce i primi orecchini?), i vantaggi ed eventuali svantaggi dell’ago in farmacia.

Infine: come mai tua mamma ha accompagnato la tua prozia-sprint a fare i buchi in una profumeria anziché… pensarci lei? 🙂

Carissimi saluti, a presto!

Di: wx1

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Capisco, immagino che il tizio dell’autotreno non abbia messo neppure la freccia qualche secondo prima di spostarsi per il sorpasso a sinistra. L’importante è che non sia accaduto niente di irreparabile.

Vero! Speriamo che Alida ripassi a leggere.

Che dire di quest’altra bella storia dei secondi buchi alla fisioterapista, la ragazza non poteva capitare in mani migliori. Complimenti!

Non solo qualche farmacia, anche alcuni centri specializzati in piercing lo eseguono con l’ago, da quanto mi riferirono a voce, credo che il metodo sia simile a quello che ci ha descritto Elena qui sotto nei commenti, più o meno come il nostro “dell’ago tradizionale” e come svantaggio principale c’è quel po’ di dolore in più da sopportare durante l’esecuzione. Riguardo l’anestetico, uno specialista mi parlò di uno spray che freddava l’orecchio, non ricordo il nome però. L’orecchino si può scegliere da loro o anche portarlo da sé, se è idoneo, ovviamente preferiscono che lo si scelga da loro.

Per quel che posso ricordare dell’epoca, credo che la mia prozia non fosse una fan dell’ago nello specifico, a differenza di sua sorella invece, mia nonna paterna.

Alla prossima!

Di: wx1

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Buone Feste anche a te Stefania, se non ci risentiamo.

Di: Matteo

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Ciao Gina.

Dei secondi fori alle orecchie della mia fisioterapista scriverò in un commento a parte (c’è una novità tecnica interessante che ho sperimentato per la prima volta).

Si, lo sapevo che in alcuni centri specializzati in piercing eseguono anche i comuni buchi ai lobi per gli orecchini con tecnica ad ago. E per quanto mi è stato detto lo fanno anche alcuni istituti di bellezza e centri estetici. Da Elena abbiamo appreso che ci si può rivolgere anche ad alcuni dermatologi (scelta non certo economica ma molto sicura). Non sapevo invece delle farmacie dato che in grandissima parte eseguono il servizio di foratura lobi col sistema Inverness, ma è interessante sapere che ve ne sono alcune in cui si può optare per l’ago “vecchia scuola” che specie per lavori con esigenze particolari (tipo fori aggiuntivi oppure su lobi “problematici” come quelli di Elena) offre la massima garanzia di accuratezza.

Come la penso sull’anestetizzazione del lobo l’ho già scritto (faccio notare che pure Teresa è della mia stessa idea): meglio non anestetizzare per non rischiare di compromettere l’angolazione del foro (ben evidente quando si indossano orecchini a cerchio) a causa dell’irrigidimento tissutale. Che risulta particolarmente evidente usando il ghiaccio normale o quello spray. Senza contare che, anche se il freddo rende l’operazione indolore, il trauma che si causa forando un tessuto irrigidito è maggiore e si sconta nella guarigione.
La mia idea è che chi è determinata a volere indossare gli orecchini è perfettamente in grado di sopportare un pochino di dolore (comunque rapido e non eccessivo) al momento del foro. L’ho visto anche in una bimba di soli 6 anni particolarmente determinata, la nipotina di Antonella! Meglio dunque sopportare un pochino di dolore al momento del foro e ottenere in cambio buchi eseguiti a regola d’arte da godere per il resto della vita 😉

Certo, farsi fare i buchi con l’ago (procedimento più lungo, anche se non così più doloroso come si potrebbe immaginare) richiede una determinazione che non è da tutti, quindi capisco la tua prozia… ma immagino il disappunto della sorella, che penso avrebbe desiderato effettuarle il lavoro con le sue mani 🙂

Di: Matteo

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Ciao, come avevo scritto riservo un commento particolare all’esecuzione dei secondi fori sui lobi delle orecchie (un foro aggiuntivo su ciascun lobo oltre a quello tradizionale già presente) che ho praticato alla ragazza che mi ha assistito nei mesi scorsi per la rieducazione fisioterapica dopo l’incidente.

Premetto che la tecnica manuale ad ago è particolarmente indicata per i fori “aggiuntivi” perché l’angolazione del nuovo foro deve essere perfetta e congruente con quella dei fori già presenti se si vuole ottenere una perfetta resa estetica anche inserendo orecchini a cerchietto in tutti i buchi. Diversamente il rischio è che i cerchi seguano ciascuno un’inclinazione casuale (e non esteticamente gradevole) rispetto al viso. Solo l’ago permette una precisione totale in questo senso. Ovviamente l’esecutore deve avere una buona mano e deve sapere operare l’inserimento con la dovuta decisione (per essere delicati occorre compiere gesti rapidi e decisi).

Nell’articolo sopra Gina ha scritto di non utilizzare aghi da siringa (detti propriamente “aghi ipodermici”) “perché tagliano come una lancia i tessuti interni del lobo e provocano maggiore sanguinamento”, il che è assolutamente corretto. Ma oltre agli aghi ipodermici esiste in campo medico anche un’altra famiglia di aghi, gli “aghi cannula”, cioè aghi cavi che si utilizzano per la cateterizzazione e la fleboclisi (popolari sotto forma di farfallina, con calibro a numerazione dispari)., Un ago cannula si può acquistare tranquillamente in farmacia.

Trattandosi di aghi per inserimento in vena, sono sagomati in modo specifico e se usati correttamente non danno origine a sanguinamenti indesiderati.

Il tipo di “ago cannula” che ho utilizzato non è ovviamente a farfallina ma è uno tra quelli con calibro a numerazione pari, da catetere venoso. Si tratta di uno strumento popolare per l’esecuzione di piercing, soprattutto negli Stati Uniti. Il calibro in medicina viene scelto in ragione del flussaggio richiesto (conta il diametro interno del foro). Ma nel nostro caso va scelto a seconda del piercing da eseguire (a noi interessa il diametro esterno dell’ago). I buchi ai lobi vengono effettuati per permettere il passaggio di gioielli di piccolo calibro, dato che lo standard per gli orecchini è 1,2 mm. Ci si tiene leggermente larghi per rendere più agevole l’inserimento del gioiello sfilando l’ago e perché un foro eseguito appena più largo accoglierà più facilmente, in seguito, anche i gancetti ricurvi tipici di alcuni popolari tipi di orecchini.

La scelta, nel nostro caso, è caduta sul calibro 18, cioè il tipo verde (ogni calibro è contraddistinto da un colore) che ha diametro esterno di 1,34 mm, assolutamente ideale per lo scopo. Nel caso dei lobi di Alida, però, avrei scelto il calibro 16 (più piccolo il numero, più grande l’ago) grigio, che ha diametro esterno di 1,72 mm e le avrebbe agevolato l’inserimento precoce di una monachella. Faccio notare che, in fase di cicatrizzazione, i buchi si restringono al calibro proprio del perno degli orecchini inseriti nel periodo di guarigione (presumibilmente 1,2 mm).

L’ago cannula, al momento della foratura, scorre attraverso il lobo con incredibile facilità e dolcezza. Si sente al tatto che è assai poco traumatico (e la conferma l’ho avuta sia al momento, dato che lei mi ha assicurato di aver provato solo un lieve dolore, sia dopo apprendendo con piacere che la rotazione degli orecchini ha smesso in fretta di essere fastidiosa) anche se, precauzionalmente, ho prescritto i medesimi tempi di cura e guarigione.

Per inserire l’orecchino nello stesso verso della foratura occorrerebbe essere dotati di un attrezzo utilizzato dai piercer per recidere l’ago prima dell’attacco previsto per il tubo del catetere (che ha il colore che caratterizza l’ago). Non lo possiedo ancora anche se conto di procurarmelo. Ma in questo caso non ne avevamo bisogno! Gli orecchini a cerchietto (ma con perno dritto nella parte che trapassa il lobo quindi ideali per il primo periodo di guarigione), di piccolo diametro e in oro, che io ed Antonella abbiamo regalato per Natale alla mia fisioterapista vanno inseriti da dietro in avanti. Ho dunque fatto un'”acrobazia” per infilarglieli sfilando l’ago nella direzione opposta a quella di foratura ma è andato tutto a meraviglia perché sono scivolati bene dentro il foro appena eseguito causando il minimo trauma (e il minimo dolore) possibile.

Consiglio l’utilizzo dell’ago cannula, che utilizzerò ancora quando in futuro mi sarà ancora richiesto di eseguire fori ai lobi.

Credo che queste informazioni possano rivelarsi molto utili a chi leggerà, anche in futuro. Mi raccomando però, effettuate i buchi ad ago solo se avete coscienza di ciò che state facendo e leggete con attenzione le esperienze di questa pagina, come feci anch’io la prima volta (e nel frattempo il numero di esperienze si è arricchito, con tante utili informazioni).

Carissimi auguri di Buone Feste a Gina e a tutti i lettori di questa pagina
da Antonella e da me. A presto 😉

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